GMP+ è uno schema di certificazione relativo alla produzione, trasporto e commercializzazione dei mangimi basato sul controllo di tutti gli elementi che definiscono la qualità degli alimenti zootecnici.
Il monitoraggio continuo viene condotto sui processi di produzione, sulle attrezzature, ambienti di lavoro e laboratori presso cui eseguire analisi in autocontrollo, mediante il rispetto di punti definiti dall’azienda, ispezioni continue e azioni correttive stabilite
Le principali caratteristiche dei regolamenti GMP+ sono:
- requisiti relativi al sistema qualità interno dell’azienda (sulla base della ISO 9001)
- applicazione della metodologia HACCP per garantire la sicurezza
- misure e requisiti generici per il processo produttivo, inclusa la tracciabilità e il ritiro dei prodotti
- conformità alle norme cogenti e volontarie
La certificazione GMP+ dà evidenza e garanzia che i mangimi animali e gli ingredienti dei mangimi rispondono ai requisiti legali e agli accordi presi con gli altri attori della filiera.
Testimonia quindi l’impegno aziendale verso la sicurezza alimentare, in quanto l’industria dei mangimi, inclusi i fornitori di ingredienti, è parte integrante della filiera alimentare ed è responsabile per la sicurezza dei prodotti.
La certificazione GMP+ presenta molteplici vantaggi:
- comunicare fiducia ai clienti, dimostrando con una certificazione terza che i mangimi o gli ingredienti per mangimi sono prodotti con processi sicuri;
- dimostrare che sono state adottate tutte le precauzioni ragionevoli;
- ridurre il numero di verifiche condotte dai clienti e, di conseguenza, ridurre i tempi di gestione;
- ridurre gli scarti e i richiami dei prodotti.
OGM FREE
Lo standard di certificazione volontaria OGM FREE permette la certificazione della produzione di prodotti destinati all’alimentazione zootecnica.
Tale certificazione riguarda il controllo svolto dagli operatori al fine di garantire il rispetto del limite dello 0,9%, da intendersi come limite massimo tecnicamente inevitabile e/o accidentale nei processi di preparazione di alimenti zootecnici.
- Nel caso di derivati animali (latte, carne, salumi, formaggi, uova etc.) la certificazione è finalizzata ad assicurare che i prodotti derivino da animali alimentati con alimenti zootecnici conformi al punto precedente.
La certificazione viene rilasciata in ambito accreditato Accredia sulla base delle regole comuni definite da RT-11 Accredia.
La precedente revisione della norma riguardava solo alcune materie prime a rischio OGM (soia e mais), mentre con la nuova versione di RT-11 la garanzia è estesa a tutte le specie vegetali OGM ammesse a livello comunitario (al momento soia, mais, colza, cotone e barbabietola).
Questa certificazione è richiesta dalle catene distributive e/o dalle grandi filiere animali italiane ed internazionali.
La certificazione NON OGM è riconosciuta anche nel caso di disciplinari di etichettatura facoltativa delle carni bovine e di pollame con particolare riferimento agli alimenti zootecnici.
PUNTI CHIAVE
Lo standard richiede:
- un’attenta mappatura delle materie prime a rischio OGM e delle procedure di lavorazione interessate,
- l’adozione di sistemi di qualifica di fornitori e di controllo analitico delle materie prime
- l’adozione di azioni volte a garantire l’utilizzo di materie prime NON OGM
- l’adozione di azioni volte a ridurre il rischio di cross contamination
- controlli analitici sui prodotti finiti
- comunicazione al consumatore
In presenza di prodotti certificati, in ambito accreditato, per il requisito NON OGM è possibile riconoscere la certificazione attraverso l’istituto del “mutuo riconoscimento delle certificazioni accreditate”.
BIOLOGICO
Chi vuole ottenere la certificazione biologica oppure l’idoneità a produrre mangimi impiegabili in agricoltura biologica come nel caso di Bio Vit, deve rispettare il Reg. CE 834/2007, che definisce il sistema di produzione, trasformazione, etichettatura, controllo e certificazione nell’Unione Europea.
L’agricoltura biologica è un metodo di produzione agricola che esalta la naturale fertilità dell’ecosistema suolo, la salubrità dei prodotti e rafforza la sostenibilità senza usare prodotti di sintesi (es. fitofarmaci e concimi chimici).
Lo standard prevede la visita iniziale da parte di un ispettore che procede con la verifica della conformità dell’azienda e della documentazione predisposta al regolamento comunitario e presenta una relazione all’organismo di certificazione.
Una volta valutati i documenti e i risultati della fase di avvio, l’organismo di certificazione decide per l’ammissione dell’operatore nel sistema di controllo del biologico.
In base a un Piano Preventivo dei Controlli annuale, l’organismo di certificazione sorveglia e valuta il mantenimento della conformità alla norma di riferimento.